Il fascimo è autoritarismo quanto violenza, ma non solo. lo vediamo con le celebrazioni dei martiri delle Foibe, ovvero nel rivendicare per i propri interessi un evento tragico, facendolo passare alla fine come mera propaganda vittimistica, al pari del 25 aprile, ad esempio, per parte della sinistra  istituzionale e non. Lo scritto che segue deriva dalla necessità di una critica al populismo reazionario di movimenti come CasaPound, all’ombra del 10 febbraio, giornata dei martitri delle Foibe, che ha visto scendere in piazza un corteo di antifascisti. è comunque certo che se Casa Pound fà con le Foibe del vittimismo utile ai suoi interessi, non da meno sono le altre forze partitiche che sempre più, in un epoca di forzata pace sociale, vorrebbero confondere le idee e la storia riguardo alle “vittime” ed ai carnefici…è risaputo che la storia la fanno i vincenti, infatti oggi questa viene rivista, modellata, corretta..fino a quando?

Il secolo fa un giro quasi completo. Il fascismo, come movimento, è nato nel ventennio di quello scorso. Quelli, vivi, che lo hanno vissuto sulla propria pelle, sono sempre meno. Gli ultimi che hanno avuto la fortuna di avere un nonno che gli raccontava della guerra e delle camicie nere avranno si e no 35 o 40 anni. La cultura orale si spegne per forza di cose se figli e nipoti non si occupano di tramandarla, e se così è, i più giovani non possono raccogliere questa eredità. Tutta l’informazione che ci piove addosso, i libri di storia e internet non sostituiscono allo stesso modo questa mancanza. Quando la memoria è fuori fuoco il fascismo torna “di tendenza”. Qualcuno lo fa passare per un nuovo fascismo “democratico”, travestendolo da rivoluzionario, dando una nuova estetica a vecchi slogan, tra il futurismo e D’Annunzio, l’ordine e la bandiera, ecc,ecc….Ciò è favorito anche da un governo e da una controparte di centrosinistra che negli ultimi anni si sono affidati soltanto a parole chiave, come dei motori di ricerca; parole come sicurezza, paura, sia essa della perdita di qualcosa o di un nemico spesso identificato nell’immigrato, criminale per vocazione. Un governo che non ha esitato a sventolare idee di ronde e identificazioni di stranieri con impronte digitali sembra fatto apposta per il ritorno di un’autorità forte. Dentro questa nube nera, cavalcando l’ondata populista delle soluzioni facili ai problemi complessi, nel 2008 nasce CasaPound come “centro sociale di destra” quindi non un partito, bensì un’associazione fascista che ha intrattenuto, dal principio, rapporti strettissimi con Lega e PDL, presentando candidati nelle loro liste, ricevendo finanziamenti e partecipando alla spartizione dei fondi. Un cosiddetto “movimento” che, mentre da un lato continua con le violenze, (la piu eclatante risale al 13 dicembre a Firenze contro tre senegalesi) di giorno si presenta”aperto”, “plurale”, “innovativo”, occupa case e promuove manifestazioni contro il costo degli affitti, organizza spettacoli, iniziative culturali e aggregative e ha una sezione giovanile seguitissima tra gli studenti. La struttura, le campagne politiche e lo stile comunicativo di CasaPound rappresentano un vero e proprio punto di forza. Gli “squadristi del terzo millennio” parlano un linguaggio diverso dai vecchi fascisti e sfruttano appieno le potenzialità della rete: su web dispongono di un sito che funge da portale per tutte le iniziative dell’associazione, una radio, una tv.  La loro reputazione di giovani innovatori li ha fatti entrare nelle grazie del Partito Nazional DemocraticoTedesco NPD, che cerca di individuare strategie per costruire una rivoluzione culturale di destra che faccia presa, appunto, sulle nuove generazioni. è importante non prendere la situazione sotto gamba, considerando il fascismo come un periodo morto e sepolto anni fa, dato che in tutta Europa, negli ultimi 10 anni, i gruppi di estrema destra sono aumentati vorticosamente e ovunque crescono le aggressioni ad attivisti politici, immigrati, omosessuali e rom. è importante mantenere una linea che parli di antifascismo anche in modo preventivo, partendo da quel vuoto sociale e culturale nel quale il fascismo ha potuto, nel tempo, attecchire. Fare contro-informazione è un passo, magari impegnativo quando siamo affannati a inseguire troppi eventi dettati dai tempi, ma che è necessario per contrastare tutti quei momenti in cui il revisionismo e la cultura consumista si fanno strada nella società. è importante informare e portare critica radicale, in città e tra la gente, ai piani di chi comanda e dispone dei mezzi di controllo e gestione del territorio, così come creare altra socialità e dotarsi di un linguaggio semplice. è importante attuare azioni incisive e che diano il senso della solidarietà tra chi vive, in ogni dove, la ferocia e l’inesorabile sete di dominio dei padroni che siano essi democratici, progressisti o più dichiaratamente fascisti. Le condizioni di vita a cui siamo destinati tutti possono cambiare solo se tutti insieme, una volta che sapremo riconoscere gli amici e i nemici,torneremo a lottare vivendo…